Il Tulipano del 19 luglio 2010

19 07 2010





Dalla nostra inviata a Montecitorio Roberta Covelli

19 07 2010

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P3 … P4 di Ignazio Ignant Piscitelli

19 07 2010





Intervista a Massimo Falchi, gay dichiarato, scomunicato dalla Chiesa a cura di Jessica Molinari

19 07 2010

Per quale motivo sei stato scomunicato da Papa Giovanni II? In cosa consiste la scomunica?

Dal 1991  al 1994 ho collaborato nella segreteria di un Parlamentare Europeo del gruppo dei Verdi, l’ex On. Virginio Bettini. Nel 1991 ho fatto il mio coming out (mi sono dichiarato pubblicamente gay) e di seguito ho scritto (a norma dell’Art. 63 del Regolamento del P.E.) una bozza di Proposta di risoluzione per il riconoscimento dei diritti civili per i gay e le lesbiche nella Comunità Europea, bozza di risoluzione di cui l’On. Bettini era il primo firmatario. In seguito anche alla presentazione di altre due proposte di risoluzione la Commissione per le Libertà Pubbliche (il Ministero per i Diritti Civili del P.E.) ha dato mandato all’On. Claudia Roth (dei Verdi) di stendere un Rapporto sulla condizione dei Gay e delle Lesbiche nella comunità e successivamente una Risoluzione per il riconoscimento dei diritti per queste e questi Cittadini Europei. La Risoluzione è stata approvata in seduta plenaria l’8 febbraio 1994.

La scomunica è un atto legale della chiesa cristiana che implica vari gradi di esclusione di un suo membro a causa di gravi infrazioni alla morale o alla dottrina riconosciuta. Lottare per i diritti civili dei miei fratelli gay e delle mie sorelle lesbiche è considerato dal Vaticano una grave infrazione alla dottrina, essere mafioso o prete pedofilo evidentemente non è così grave da richiedere la scomunica.

Di cosa trattava la tua proposta al Parlamento Europeo?

La Proposta approvata dal P.E. chiede agli Stati Membri dell’Unione Europea l’estensione del concetto di diritto di famiglia anche alle coppie eterossesuali conviventi e alle coppie formate da individui dello stesso sesso, anche per risolvere controversie e problemi di certezza del diritto in materia di successione e di regimi patrimoniali; la cancellazione di tutte le leggi che discriminano i gay e le lesbiche (dal posto di lavoro ai rapporti sociali) fino alla legalizzazione dell’adozione di bambin* per le coppie gay o lesbiche; rivolgeva un appello al Regno Unito affinché abolisse le disposizioni discriminatorie volte a impedire una “presunta” propagazione dell’omosessualità ripristinando quindi la libertà di informazione e espressione scientifica ed artistica dell’omosessualità  e la parificazione dell’età del consenso per le/gli omosessuali e gli eterosessuali;

chiedeva agli Stati membri di adottare misure ed intraprendere campagne in cooperazione con le organizzazioni nazionali di lesbiche e gay contro l’omofobia;

la fine della perseguibilità dell’omosessualità quale oltraggio al pubblico pudore o reato contro il buon costume.

Perché nel 2006 hai deciso di annullare il tuo battesimo? E come hai fatto?

Ho deciso di annullare il mio battesimo con la chiesa cattolica apostolica romana per i seguenti motivi:

A) sono ateo dall’età di 12 anni;

B) il battesimo mi è stato imposto quando avevo una settimana di vita e non è stato una mia scelta ma una imposizione (il pedobattesimo);

C) sono gay e come tale considero l’appartenenza ad una religione omofoba come quella cattolica un atto di puro masochismo;

D) sono di sinistra e mai e poi mai potrei accettare di avere come mio capo spirituale un personaggio come il sig. Ratzinger e i suoi trascorsi nella Gioventù Hitleriana, per me un nazista è un nazista e resta tale per sempre anche se si spaccia come un “sant’uomo”;

E) l’unico “spirito” di cui riconosco l’esistenza e lo spirito alcolico, sopratutto quello del Mirto Rosso ghiacciato ma senza ghiaccio, tutto il resto, per quanto mi riguarda è pura superstizione.

Per annullare il mio battesimo ho fatto ricorso all’Art. 7 della Legge sulla Privacy, i parroci sono i legali responsabili del registro dei battezzati, registro su cui sono trascritti dati “sensibili” dati quindi soggetti alla legge, e l’articolo 7 impone ai responsabili dei registri che riportano dati sensibili (orientamento sessuale, sesso, stato di salute, orientamento politico) la cancellazione o la modifica di tali dati. Per legge il battesimo non può (purtroppo) essere materialmente cancellato dal registro dei battezzati ma il parroco è obbligato a trascrivere a lato del dato sensibile la inequivocabile volontà del cittadino che ne fa richiesta, e con l’annullamento del battesimo decadono automaticamente anche tutti gli altri “sacramenti” quali la prima comunione e la cresima. Far annullare il mio battesimo mi garantisce che dopo la mia morte né la mia salma né le mie ceneri potranno essere sottoposte a rituali magico-religiosi, neanche su richiesta dei miei parenti stretti. Per farla breve sono formalmente diventato un eretico e ho reciso definitivamente ogni legame con la chiesa omofobo-cattolica.

Secondo la tua opinione, per quale motivo la chiesa è così rigorosamente contraria ai gay e alle lesbiche?

Le religioni, praticamente tutte, basano la loro esistenza sul controllo e sulla repressone sessuale dei loro fedeli e quella cattolica è la più ferocemente omofoba (e misogina). Omofobia e misoginia spesso frutto dell’omosessualità repressa di gran parte del clero, a tutti i livelli. Grazie alla paura della morte e alla repressione delle sessualità, le religioni basano gran parte del loro malefico (ed estremamente redditizio) potere politico, sociale e culturale.

Cosa consigli ad un gay cristiano, di dichiararsi o di mantenere il segreto con il proprio parroco?

Ad un gay cristiano posso solo consigliare, se proprio non riesce a fare a meno del supporto della religione per contrastare la paura della morte e il bisogno di un capo che pensa al posto tuo, di lasciare la chiesa cattolica per un’altra setta meno omofoba, totalitaria e fascista, penso ad esempio ai Valdesi che dopo secoli di persecuzioni sono arrivati a formulare un concetto di “divinità” e morale decisamente più umano e democratico del cattolicesimo.

Se avessi qualche minuto per poter parlare con l’attuale Papa, cosa vorresti dirgli?
Non ci tengo a conoscere il sig. Ratzinger, e piuttosto che parlare con lui preferirei parlare con l’albero di melograno che adorna il mio balcone, o con un qualsiasi sconosciuto. Per me il sig. Ratzinger rappresenta duemila anni di persecuzione e odio verso i miei fratelli e le mie sorelle, piuttosto mi piacerebbe sapere come fa una/un cattolico a sentirsi a posto con la propria coscienza sapendo di essere rappresentato da un criminale nazista viriloide e più effeminato di mia nonna.

Secondo te, la chiesa influenza l’attuale situazione sociale dei gay in Italia e nel mondo?

La chiesa cattolica è all’origine di molti dei mali che affliggono i gay e le lesbiche in tutto il mondo, anche dove la setta cattolica è una microscopica minoranza, la chiesa cattolica è la principale responsabile della sofferenza e dei tentativi di suicidio dei giovani ed adolescenti gay e lesbiche in tutto il mondo. I duemila anni di orrenda mistificazione e feroce omofobia della chiesa cattolica sono alla base del razzismo anti gay.

Quali sono i politici italiani che al momento si stanno battendo per i diritti dei gay?
La classe politica Italiana oggi più di ieri è serva del vaticano, sopratutto la nostra sinistrata sinistra sempre a caccia del voto cattolico e dell’approvazione delle gerarchie vaticane, e la vicenda dei DiCo-PACS dell’ultimo Governo del vescovo mancato Prodi ne è la prova più illuminante. Fino a quando la nostra indegna classe politica non capirà che la religione è un fatto privato e non può, non deve influenzare la vita politica Italiana, il nostro paese sarà sempre una provincia del regno pontificio. Mi auguro che al più presto sia modificata la Costituzione Repubblicana così da cancellare il Concordato e rendere finalmente l’Italia uno Stato Sovrano ed indipendente da quel ridicolo (ma ricchissimo) Stato da operetta che è la Città del Vaticano

Cosa pensi del matrimonio tra gay e dell’adozione per le coppie gay?
Sono più che favorevole al matrimonio gay (naturalmente con rito civile) e non ho obiezioni per quanto riguarda l’adozione di coppie gay o lesbiche di minori, sopratutto se i minori in questione sono gay o lesbiche. Cento volte meglio affidare un minore gay a una coppia gay che a una coppia etero ma di fanatici religiosi o omofobi, sono ben consapevole dei danni devastanti che il fanatismo religioso e l’omofobia di certi genitori possono arrecare a un minore gay o lesbica. Preferirei sapere un bambino gay o una bambina lesbica accolto/a da una coppia omosessuale piuttosto che in un istituto gestito da religiose/i magari pedofili. Personalmente non voglio figli, sono convinto che la “natura” ha diviso l’Umanità in etero e gay per un motivo ben preciso: l’eterosessualità è funzionale alla riproduzione mentre l’omosessualità è funzionale all’evoluzione  della nostra specie. Non mi spiego in altro modo il perché in ogni luogo, in ogni tempo e sotto ogni regime (politico, militare o religioso) la stragrande maggioranza dei grandi artisti, pensatori, geni in ogni forma artistica erano o sono gay. Per farla breve credo che senza l’omosessualità la specie umana sarebbe ancora popolata da scimmie senza peli che in cima ad un albero si azzuffano per un casco di banane.





TU QUOQUE,NICHI? Di Patrizia Penna

19 07 2010

Non è tempo di santi. Non è tempo di eroi. Eppure. Eppure anch’io ho creduto che Nichi Vendola fosse l’uomo nuovo, l’unico vero comunista rimasto in Italia,colui che poteva rappresentare un’alternativa per questo Paese malato. Invece mi sono imbattuta in una serie di documenti e notizie che difficilmente troverete sui media tradizionali, perché come ho scoperto Nichi gode di un’impunità e di coperture mediatiche quantomeno sospette. Ho scoperto che il governatore della Puglia, che tanto si vanta in televisione di puntare sulle energie alternative e sulle fonti rinnovabili, ha autorizzato  ben 5 inceneritori in Puglia. La Britsh Gas, la Veolia,l’Eni, tutti sono interessati a costruire “fabbriche di diossina e fumi tossici” al posto di campi di grano e riserve naturali. Ma più di tutti un’azienda risulta avvantaggiata dalla gestione delle politiche ambientali pugliese: la premiata ditta Marcegaglia. Si, proprio l’azienda della presidente di CONFINDUSTRIA, l’amabile Emma che ha ben 3 inceneritori in itinere in Puglia: quello di Modugno, costruito devastando una zona archeologica e che è stato sequestrato dalla procura della Repubblica di Bari in quanto abusivo(successivamente dissequestrato in attesa che si metta in regola),quello di Massafra che è stato giudicato fuorilegge addirittura dall’Europa e per il quale l’Italia è stata sanzionata(solo recentemente la procedura è stata archiviata), e l’inceneritore della Capitanata, in cui mancano addirittura le firme dei tecnici abilitati. Tutti progetti finanziati con denaro pubblico, autorizzati  da Vendola(tranne quello di Massafra) e che vanno a vantaggio dei soliti industriali senza scrupoli. Il governatore della Puglia non ha ritenuto doveroso rispondere a quanti gli hanno rivolto le giuste  critiche, come il giornalista Gianni Lanes o come il rappresentante dei verdi di Modugno, il cui inceneritore è stato autorizzato contro il parere dell’Arpa Puglia. Molti, venuti a conoscenza di quanto sta accadendo hanno chiesto conto al governatore o a chi per lui, ma si sono ritrovati ignorati se non attaccati. Dunque il governatore della Puglia si ritiene intoccabile e pensa di usare la rete come i salotti televisivi? Teme dunque un confronto serio ed equilibrato?Perché avalla le grandi industrie nella loro opera di ammorbamento della Puglia?Perché autorizza l’impoverimento della sua regione, l’ennesima spoliazione a vantaggio di pochi ma svantaggio dei suoi elettori? Perché invece di puntare sugli inceneritori non tenta di raggiungere gli obiettivi prefissati per la raccolta differenziata, ferma al 10% in Puglia contro il target previsto dall’Europa pari al 50%?





INTERVISTA AL TENENTE DI BELLO

19 07 2010

Giuseppe Di Bello è un tenente della polizia provinciale di Potenza,ha 4 figli e un mutuo da pagare. Il tenente Di Bello non prende lo stipendio da 2 mesi perché è stato sospeso dal suo posto di lavoro. La sua colpa è quella di aver divulgato i dati sullo stato di contaminazione da agenti inquinanti dei principali invasi della Basilicata,nel rispetto  dell’articolo 1 della Convenzione di Aarhus (firmata il 25 giugno 1998 e ratificata in Italia con legge 108/2001) che recita”al fine di contribuire a proteggere il diritto di ciascuno, nelle generazioni presenti e future, a vivere in un ambiente consono ad assicurare la salute e il benessere,ogni parte garantisce il diritto di accesso alle informazioni,la partecipazione al processo decisionale e l’accesso alla giustizia in materia di ambiente”. Molto gentilmente ha deciso di rispondere alle mie domande per chiarire la sua vicenda ed impedire che venga intimidito nel silenzio generale un uomo che sta lottando per salvare la sua terra.

Giuseppe, innanzitutto grazie per il tempo che mi hai dedicato.  Il 5 agosto 2010 sei stato convocato dalla commissione disciplinare della Provincia che sulla scorta della sospensione della Procura di Potenza  ha aperto una procedura art. 3 comma 6 lett. D del CCNL regioni enti locali che significa praticamente l’ipotesi di una nuova sospensione da 11 giorni a 6 mesi: Cosa ti aspetti adesso?

Posso dirti cosa mi aspetta, mi aspetta una tegola di carattere amministrativo che fa seguito a quella aperta di tipo giudiziario, i cui contenuti si equivalgono (rivelazioni di segreti di ufficio)  perché il sottoscritto ha reso pubbliche le analisi chimiche delle acque degli invasi lucani destinate alla produzione di acqua potabile. So per certo che comunque vadano le cose niente sarà più come prima in Basilicata e lo dico convintamente,  perché grazie a quello che mi è successo la Convenzione di Aahrus è qualcosa che è entrata a far parte della conoscenza di tante persone oggi più coscienti dei loro diritti ed è un bene per la nostra terra, saranno d’ora in poi tante sentinelle della trasparenza su tutto quanto concerne l’ambiente in Basilicata e questo per me è un grande successo etico, morale e  professionale.

Chi ti ha sospeso?

Mi ha sospeso la Procura della Repubblica di Potenza, riguardo a quest’aspetto posso solo dire che procederò fino alla Corte Europea se sarà necessario, hanno adottato un provvedimento nei confronti di un pubblico ufficiale che pur tra 1000 difficoltà ha cercato di informare contemporaneamente sia l’autorità giudiziaria perché facesse quanto in suo potere per evitare il peggioramento di una situazione di inquinamento e sia  i cittadini attraverso l’informazione ai portatori di interessi diffusi (presidenti di associazioni e segretari di Partiti politici) in ossequio alla convenzione di Aahrus,  dell’Unione Europea e condivisa con ratifica del parlamento italiano, così come hanno fatto altri Stati membri. Indagare su un omicidio ed indagare su un inquinamento non è la stessa cosa, nel caso dell’inquinamento la legge impone la conoscenza non il segreto chi vuole tenere le analisi chiuse nei cassetti senza offesa a nessuno dovrebbe ricevere  degli aggiornamenti professionali.

Puoi raccontarci i risultati delle tue analisi? Perché fanno cosi paura ai poteri forti?

Senza entrare nel dettaglio dei singoli elementi presenti, posso dirti che il 21 gennaio data delle contro analisi fatte dal sottoscritto gli invasi erano pieni(quindi le sostanze presenti dovevano essere maggiormente dluite) eppure si riscontravano dei superamenti di agenti inquinanti biologici come  coliformi,  streptococchi fecali ed escherichia coli, oltre alla presenza di sostanze chimiche tossiche come il boro e il bario con possibili conseguenze dannose per la salute pubblica. Questi superamenti sono stati causati con molta probabilità da numerose carenze e malfunzionamenti a livello infrastrutturale (depuratori urbani ed industriali), la presenza inoltre di un metallo pesante come il bario pone degli interrogativi sulle estrazioni petrolifere in quanto è un elemento presente nella barite, usato per le trivellazioni dei pozzi.

La professoressa Patrizia Albertano,ordinario di botanica all’Università Tor Vergata di Roma ed esperta di alghe,interpellata dalla “Gazzetta del mezzogiorno” ha affermato che”le alghe crescono e si sviluppano in presenza di nutrienti inquinanti come l’azoto e il fosforo e non per il caldo e che se quell’acqua è destinata ad un uso potabile è NECESSARIO segnalare il tutto all’Istituto Superiore della Sanità. Non farlo è da CRIMINALI”. Qualcuno l’ha segnalato?

Non so se è stato segnalato da qualcuno, posso immaginare di si perché le dichiarazioni della Prof Albertano sono state lette da molta gente, non è pensabile che abbiano ignorato quest’invito esplicito ad operarsi ed a segnalare un pericolo per la salute dei lucani ma anche dei pugliesi,poiché l’invaso del Petrusillo fornisce acqua potabile a molti paesi della Puglia.

Come sta il Pertusillo adesso?

La salute non solo del Pertusillo ma di tutti gli invasi è strettamente legata alla serietà negli accertamenti ed alla ricerca di tutte le fonti di contaminazione, è un lavoro possibile, lo si fa investendo persone (risorse umane)  e mezzi economici per garantire le migliori tecnologie al servizio del bene comune che è l’acqua, dire oggi che lo stato di salute è migliorato o peggiorato lascia il tempo che trova, si deve lavorare per rendere quelle acque pure ecco cosa si deve fare.

Qualcuno ha risposto all’interrogazione parlamentare del 23 giugno 2010 al ministro dell’Ambiente da parte dei deputati radicali Zamparutti, Beltrandi, Bernardini,Farina Coscioni, Mecacci e Maurizio Turco in cui si chiedeva conto della tua sospensione illegittima ed della mancata bonifica delle aree inquinate?

Ad oggi non mi risulta ci siano state delle risposte, l’interrogazione è stata presentata da 6 parlamentari di questi nessuno residente in Basilicata e questo mi dispiace davvero tanto, non si può fare dell’ambiente qualcosa di  ascrivibile ad un interesse solo di una parte sia essa politica e/o Istituzionale.

Perché ti impegni cosi per la tua terra mentre tanti sono indifferenti e chi può lucra?

Io ritengo importante il rispetto dell’ambiente e delle persone che ci vivono, occorre maggiore senso di responsabilità che in pratica vuol dire  prendere seriamente l’ipotesi che da ogni fonte di inquinamento ci possa essere un  rischio per la salute pubblica che deve essere identificato e calcolato. Gli Enti locali dovrebbero garantire trasparenza dei dati, la comprensibilità a tutti degli stessi, dovrebbero aprire pubblici dibattiti su temi quali ad esempio le estrazioni petrolifere o la presenza di aziende che lavorano nel settore dello smaltimento dei rifiuti pericolosi o di aziende ad alto rischio ambientale, perché la popolazione ha il diritto di intervenire sulla sostenibilità ambientale di una determinata autorizzazione

C’è un episodio che ti ha particolarmente colpito?

Quando tempo fa sono tornato a fare un sopralluogo nei terreni dell’ex Liquichimica di Tito, alle porte di Potenza, ho visto questi teli che coprivano le vasche con i fosfogessi. All’improvviso davanti a me è comparso un cane che inseguiva un gatto, è andato con le narici ad annusare sopra un telo rotto: è morto in 3 minuti. Quella zona l’avevo sequestrata nel 2001, nessuno era stato condannato per l’avvelenamento del terreno(tutti reati prescritti) e doveva essere bonificata con i 4,5 milioni di euro stanziati dal ministero dell’Ambiente, soldi spariti nel tragitto da Roma a Potenza. Invece i fanghi industriali e i fosfogessi sono ancora li, sotto dei teli in pessimo stato di conservazione, ad ammorbare le falde acquifere vicine, da quando è stata resa nota la presenza dei fanghi industriali e dei fosfogessi su una superfice di 27.000 metri quadrati il Sindaco di Tito ha emesso l’ordinanza di divieto di emungimento delle acque dai pozzi, e recentemente c’è stato un episodio ad una contrada di Potenza a pochi chilometri di distanza dove per oltre un mese (adesso tutto è tornato alla normalità) è stato vietato l’uso di acqua potabile per inquinamento chimico.

A parte la “Gazzetta del mezzogiorno” c’è stato qualche altro giornale,magari nazionale, che si è interessato alla tua vicenda?

No, nessuno.

In che modo la rete può aiutarti? Cosa possiamo fare di concreto per te?

La rete deve per prima cosa sostenere l’applicazione integrale della Convenzione di Aahrus, nessuno può permettersi di tenere analisi e dati nei cassetti che interessino la salute dei cittadini e l’ambiente. E per nessuno intendo anche i Tribunali. Sono altri i segreti. Quello che dico è una REGOLA DI BUON SENSO a cui nessuno può sottrarsi perché nessuno può esserne al di sopra.. anche queste sono leggi e la salute della gente voglio ripeterlo è tutelata dalla costituzione Italiana, pertanto  non diffondere dati che riguardano l’ambiente è reato di grave omissione e questo vale per chiunque si renda responsabile. Abbiamo costituito un comitato di difesa dell’ambiente e della salute della Basilicata,cui invito tutti, lucani e non, ad iscriversi http://www.facebook.com/group.php?gid=108388755878522

Ringraziando il tenente Di Bello per la sua intervista e per la sua battaglia vi ricordo che Il gruppo face book di sostegno al tenente Di Bello è http://www.facebook.com/group.php?gid=130988810270610





Tommaso makes you smile!!! Barzellette e freddure a cura di Tommaso Macaluso

19 07 2010

Telefonata tra Berlusconi e Ghedini: «Prima Scajola, poi Brancher, ora
Cosentino. Il governo sta perdendo così tanti pezzi che nel weekend
dovrò fare di nuovo un salto all’Ikea». «Te lo dicevo che non conveniva
tirare fuori la storia del vizietto di Caldoro». «Ma con Marrazzo aveva
funzionato!». «Marrazzo era nel Pd. La reputazione dei politici del Pdl è
così compromessa che quando i carabinieri hanno letto il falso dossier
di Caldoro col trans hanno pensato che qualcuno dei nostri volesse
rovinare la reputazione del trans. Te lo ricordi, sì, com’è finita la
riunione di ieri sera tra i tuoi fedelissimi per trovare un nuovo
sottosegretario?». «Sì, l’unica con la fedina penale pulita era la
bambola gonfiabile. Ehi, giusto! Perché non posso nominare
sottosegretario lei?». «Perché le hai già promesso lo sviluppo economico”.
Non sto parlando, no, per contraddire ciò che ha
detto Bruto: son qui per dire quel che so di Cesare. Tutti lo amaste,
e non senza ragione, un tempo… Qual ragione vi trattiene allora dal compiangerlo?
William Shakespeare, «Giulio Cesare»
Dio chiama a rapporto Bush, Bin Laden e Berlusconi.
Dice: “Signori, o ci rimbocchiamo le maniche, o finiamo a spalare
merda per tutta la vita. Ora andate e cercate di risistemare la situazione.”
allora Bush torna negli USA e dice: “Signori: ho una notizia buona e una
cattiva. La prima è che Dio esiste, la seconda è che se non
ci rimbocchiamo le maniche, finiamo tutti a spalare merda”. Bin
Laden torna in patria e dice: “Ho due notizie brutte: la prima è che
Allah non esiste, la seconda è che se non ci rimbocchiamo le maniche,
finiremo tutti a spalare merda.” Berlusconi torna in Italia e
dice:”Signori, ho due buone notizie: la prime è che mio Padre vi
saluta. La seconda è: ci sarà più lavoro per tutti!!!!!!!!!!!”
Marito e moglie sono a letto. Il marito bacia la moglie e le chiede:
“Cara,
vorresti…?”
“Scusa, ho proprio un mal di testa tremendo.”
“Capisco…mi
dispiace.”
La notte seguente ci riprova e la moglie risponde:
“Mi
spiace, ma ho un tremendo mal di denti.”
Lui dice: “Capisco, non
preoccuparti.”
La terza notte fa un altro tentativo e questa volta la
moglie urla:
“Maniaco sessuale. Tre notti di fila.”
Due emigranti siciliani, dopo una settimana di duro lavoro in una
pizzeria di Brooklyn, si vanno a vedere un bel film di prima visione.
Nel cinema, seduto dietro a loro, c’è un tipo che sta mangiando i pop
corn facendo un grande baccano. Uno dei due fa all’altro:
– “Santuzzo, digli a quel grandissimo testa di minchia che ci sta seduto
dietro di smetterla attrimenti gli tagghiu la gola da ricchia a ricchia!”
– “Va bene, Calogero, però stai tranquillo che io ora glielo dico!”
Così detto si rigira e fa al giovane teppistello americano:
-“Il mio amico disse che la devi fare finita!”
Il bullo, alzando il dito medio della mano destra:
-“ FUCK YOU!”
Il siciliano si rigira e l’amico gli chiede:
-“ Allora… che ti disse”?
-“ Disse che non lo fa chiù!”
In sala operatoria durante un intervento.
Chirurgo: “Bisturi”. Infermiera: “Bisturi”. Assistente: “Bisturi”.
Ferrista: “Bisturi”. Poco dopo il chirurgo: “Forbici”. Infermiera:
“Forbici”. Assistente: “Forbici”. Ferrista: “Forbici”. Dopo un altro
po’: Chirurgo: “Garza”. Infermiera: “Garza”. Assistente: “Garza”.
Ferrista: “Garza”. Poco dopo il chirurgo: “Mezza sega”. Infermiera:
“Str*nzo”. Assistente: “T*oia”. Ferrista: “Vaffan*ulo”.
Tre chirurghi, un russo, un americano ed un italiano, si incontrano
durante un congresso e vantano le rispettive scuole.
Dice il russo:
– “Noi russi abbiamo raggiunto oramai una grande perfezione nella
chirurgia. Il mese scorso ad un pianista una sega ha tagliato di netto
le mani; noi le abbiamo riattaccate e ora il tizio ha ripreso a suonare
il piano!”
Interviene l’americano:
– “La nostra scuola chirurgica è superiore. Tempo fa un giocatore di baseball in un incidente aveva perso ambedue le gambe; noi le abbiamo riattaccate ed ora il paziente ha ripreso a
giocare ed è stato selezionato per la nazionale americana!”
A questo punto interviene l’italiano che dice:
– “Questo non è nulla. Il 13 maggio 2001 hanno trovato in un
cassonetto dell’immondizia un culo e una bocca sorridente. Noi li
abbiamo riattaccati e li abbiamo inviati a Roma. Ora fa il Presidente
del Consiglio…”
Un nero entra in un negozio di scarpe e dice al commesso:”Vorrei un
paio di mocassini”-il commesso:”li vuole scuri, testa di moro?!”-“No, li
voglio bianchi testa di cazzo!”
Due squadre di nani devono fare una partita di calcio. Arrivano al campo ma non ci sono gli spogliatoi, per cui chiedono al titolare del bar adiacente al campo se possono cambiarsi
in bagno. …Il tizio acconsente e i nani vanno in bagno per
indossare le divise. Nel frattempo entra Totti nel bar, ordina un
drink e si siede. I nani escono dal bagno con le loro magliette
rosse e azzurre e Totti, vedendoli passare, dice al barista: –
“Ahò, te stanno a smonta’ er bijiardino!”
“Papà,perché quel contadino continua a toccare quella mucca?”- chiede con insistenza
Luigino. “Perché vuole comprarla, ma prima deve accertarsi che sia
sana”-.- “Allora, papà, credo proprio che il postino voglia comprare la mamma.”
Un tizio incontra un amico che non vedeva da molto tempo. Lo vede scendere da una fiammante macchina sportiva, lo trova vestito con grande eleganza.- “Ehi!” – gli
dice – “Hai fatto fortuna? “- “Sì'” – gli risponde l’amico – “Ho
telefonato alla RAI e ho detto che sapevo tutto su Garibaldi”. Mi
hanno invitato a una trasmissione di quiz, mi hanno fatto tante
domande e ho vinto due miliardi. Passa qualche mese e anche il nostro
primo tizio comincia a pavoneggiarsi in abiti all’ultima moda e a
girare con una macchina molto costosa. Finisce che incontra
l’amico e gli dice: – “Sai, devo proprio ringraziarti. Ho seguito il
tuo metodo e puntualmente ho fatto fortuna anch’io.”- ” Hai
telefonato alla RAI?” – ” No. Ho telefonato a Mediaset. Ho detto che
sapevo tutto su Berlusconi e mi hanno dato subito i due miliardi
senza nemmeno farmi una domanda! “




I vigili del fuoco discontinui non hanno gli stessi diritti dei permanenti Lettera di Luca Basso

19 07 2010

I vigili del fuoco precari hanno gli stessi diritti e doveri dei colleghi permanenti eppure non è così!

Siete al corrente che a noi vigili del fuoco precari lo stipendio viene pagato con ritardi che variano dai due ai sei mesi?

Sapevate che i nostri straordinari spesso non vengono riconosciuti e quindi non vengono pagati?

Sapevate che a volte dobbiamo raggiungere le sedi di servizio e percorrere con la nostra auto privata 40/50/60 Km (solo andata) e non ci viene riconosciuto il foglio di viaggio (rimborso spese)?

I d.p.i (disposizione protezione individuale) spesso non sono in regola.

L’abbigliamento che abbiamo, spesso è abbigliamento di seconda o terza mano, oppure regalato da qualche permanente, l’abbigliamento a norma non ci viene fornito.

Tra colleghi ci spediamo di città in città, le polo, l’abbigliamento per aiutarci, perché non veniamo neppure vestiti dalla caserma. Personalmente ho speso 90 euro, poco tempo fa, per comprarmi solo le t-shirt, perché non ne avevo più. Ho speso soldi di tasca mia.

Nella busta paga, il TFR non ci viene riconosciuto. Eppure un collega giura che ci spetterebbero 100 euro in più a richiamo.

Per legge, dovremmo essere in regola con il t.p.s.s. (tecniche primo soccorso sanitario), io personalmente ho presentato due domande di partecipazione e nessuna risposta.

Se mi dovesse succedere qualcosa nel posto di lavoro, vengo sospeso e mandato a casa, non ho nessuna agevolazione in campo sanitario.

Per quanto riguarda invece il corpo, siamo al collasso! I parametri europei impongono un vigile del fuoco ogni 1000 abitanti. In Italia ne abbiamo uno ogni 3000 abitanti.

Le caserme chiudono, alcune rischiano di chiudere, squadre di soccorso escono per interventi sottonumero. Per legge una squadra dovrebbe essere composta da almeno cinque unità, invece si esce in quattro, a proprio rischio.

I colleghi permanenti sono allo stremo. Spesso capita che un collega debba fare turni di dodici ore e poi si debba fermare a lavorare per altre dodici ore. Questo perché non c’è personale per sostituirlo.

Ormai non possiamo più garantire il soccorso tecnico urgente, le emergenze sono molte, il personale non c’è, e Roma non vuole assumere noi precari. In tutto questo chi ci rimette è il cittadino!





Siamo forse il pubblico di Scherzi a parte? L’editoriale di Jessica Molinari

19 07 2010

Perché non può essere vero quanto si legge sui giornali. Non può essere vero che la polizia manganelli i terremotati aquilani. Non può essere vero che il presidente del Consiglio italiano sia soprannominato Cesare. Non può essere vero che dopo la P2 ora ci sia la P3.

Non può essere vero che i gay non possano donare il sangue a Milano. E sicuramente sarà una balla clamorosa quella dei prigionieri eritrei in Libia. Per non parlare di quella bufala montata ad arte che vuole i disabili senza sostentamento, figuriamoci!

Siamo decisamente il pubblico di uno scherzo, per quanto amaro,  colossale. Perché è noto. Nel 2010, in un mondo civile, certe cose non possono succedere. Vero?

Ma se un marziano scendesse sulla Terra oggi e decidesse di atterrare proprio in Italia, secondo voi, cosa penserebbe?

Io se fossi in lui, tornerei su Marte





Il canto quinto Di Emilio Libutti

19 07 2010

Così passai dal corridoio primaio
lì nel secondo, che men aula cinghia
ove di tanto dolor a nazion fa guaio.

Stavvi La Russ’ orribilmente e ringhia:
essamina li colleghi ne l’intrata;
e tra le mani un cornetto avvinghia.

Messo lì come anima mal nata
conta chi passa eppur non c’è ressa
e la gente appare anche un po’ seccata

segna su lista, indaga e vessa
conta le persone anche tante volte
da quando Brunetta regola ha messa,

e sempre dinanzi a lui ne stanno molte:
vanno al lavoro e per ciascun è supplizio
ché veder quella faccia le budella son rivolte.

“O tu che vieni in questo nostro ospizio”,
disse La Russ’ a me quando mi vide,
lasciando l’atto di cotanto offizio,

“dimmi chi sei lo tuo passo qui stride;
mostra la tessera se l’hai per intrare!”.
E ’l duca mio a lui: ”Perché pur gride?

Non puoi impedir a lui di passare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare”.

Or incominciano le dolenti note
a farmisi sentire; or son venuto
là dove molto mi giran le “pelote”.

Io venni in loco d’ogne virtù muto,
che mugghia come fa mar per tempesta
se da contrari venti è combattuto.

La bufera dei giornal, che mai non resta,
mena lo governo per la sua rapina;
e accusando e percotendo li molesta.

Ormai che giunti sono a la ruina,
quivi le strida, il complotto, il lamento;
bestemmian ché san la verità vicina.

Intesi ch’ha fatto sì tanto tormento
notizia è giunta di peccator carnali,
che la ragion sommettono al poco talento.

E tutti li giornali ne lancian strali
nei freddi titoli, a pagina larga e piena,
così che quella gente e i loro mali

di qua, di là, di giù, di su li mena;
si ch’essi son costretti a dir che mai
han fatto quella cosa, ma fan solo pena.

E come i gru van cantando lor lai,
faccendo in aere di sé lunga riga,
così vid’io venir, traendo guai,

color ch’han perso testa per la figa;
per ch’i’ dissi: “Maestro, chi son quelle
genti che figura di merda sì castiga?”.

“La prima di color di cui novelle
tu vuo’ saper”, mi disse quelli allotta,
“è imperadrice di molte favelle.

A vizio e a lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito per sua legge,
per ottener lo posto in che fu condotta.

Ell’è colei di cui si legge
che si concesse al capo in ogni posa:
portando poi smentita che non regge.

L’altra è colei che diedesi amorosa
fin da quando in frequenza era al liceo;
poi l’altra ministra lussuriosa.

Ecco vedi, là c’è un altro reo
d’un massaggio che gli fu concesso
al fin che tremor di terra combatteo.

Vedi poi lì, per mano..”; e altri, esso,
di lor mostrommi e nominommi a dito,
che di riagion di vita ha eletto il sesso.

Poscia ch’io ebbi il mio maestro udito
nomar donne, fiche e i cavalieri,
schifo mi giunse e con dir pentito

ì’ cominciai: “Maestro, volentieri
parlerei a quei due che ‘nsieme vanno,
e paion sì a tutti amanti veri”.

Ed elli a me: “Vedrai quando saranno
più presso a noi; a tu allor li priega
in nome di Tarantini ed ei verranno”.

Sì tosto come il passo a noi li piega,
mossi la voce: “O coppia vi fermate?,
venite noi a parlar, s’altri nol niega!”.

Quali colombe dal disio chiamate
con l’ali alzate e ferme al dolce nido
sì verso noi vegnon, da gorilla scortate;

ancor vivo forse, perciò manca il fido,
del Duomo in bocca a turpar sogghigno,
comunque vennero rispondendo al grido.

“O giovine elegante e benigno
che visitando vai per l’aule perso
eccoci qui venuti al tuo signo,

se fosse amico il re de l’universo
noi pregheremmo lui de la tua pace,
purché comprendi il nostro mal perverso.

Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
vi diam l’esclusiva al fin ch’altra stampa tace.

Siede la terra dove nata fui
su la marina dove San Nicol’ discende
e mio padre volea ostello per fatti sui.

Tuff’al cor venne quando d’un tratto s’apprende,
che la speme sfumava e ci volea persona
che a chi me l’ha tolta pan per focaccia rende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Amor che ci legò in una sorte
ch’ha fatto ormai scrivere dispense”.
Queste parole da lei mi fuor porte.

Quand’io intesi le parole che mi offerse
china’ il viso, che per risa tenni basso,
fin che ‘l maestro mi disse: “Che pense?”:

Quando rispuosi cominciai: “Oh casso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!”.

Poi mi rivolsi a loro e parla’ io,
e cominciai: “Dolcezza, pei tuoi martìri
a lagrimar mi fa lo riso mio.

Ma dimmi: al tempo d’i dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?”.

E quella a me: “Nessun maggior dolore
che ricordarsi di quel dì felice
che me misera andai al palazzo del dottore.

Ma s’a conoscere la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirotti che non dissi esser meretrice.

Noi leggiavamo in soggiorno per diletto
le carte dell’ostello e che lì mi spinse;
soli eravamo e finimmo in velato letto.

Per più fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.

Quando leggemmo, murisse acciso,
ch’el progetto potea approvarsi all’istante,
ed era fermo perché al comune inviso,

fu allor che mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il progetto e chi lo scrisse:
quel momento più non vi leggemmo avante”.

Mentre che lei a me questo disse
l’altro ridea; sì che di risate
piegavasi in due come se morisse

e cadde come stronzo in cesso cade.