IL PARTITO VIOLA di Valerio Barnaba

27 09 2010

Ormai ci siamo. Il voto di fiducia alla Camera previsto per mercoledì 29 è alle porte, la paura del premier di non avere i numeri  è sempre più palpabile mentre le forze di opposizione, nonostante le indiscutibili e variegate divisioni interne, si preparano al meglio delle loro possibilità in vista di un ipotetico governo tecnico di transizione oppure di elezioni anticipate, in realtà fortemente volute soprattutto dalla Lega Nord (consapevole di poterne uscire rafforzata, sondaggi alla mano). Contemporaneamente, cresce anche la mobilitazione delle forze politiche extra parlamentari e della società civile, con manifestazioni previste soprattutto a Roma, ma anche in altre grandi città italiane. Si va ad esempio dalla Woodstock 5 Stelle attualmente in corso a Cesena, fino alla manifestazione nazionale della Fiom, prevista il 16 Ottobre, a Roma.

Uno degli eventi più discussi in calendario nei prossimi giorni è il No Berlusconi Day 2, indetto dalla pagina “nazionale” di Facebook  del Popolo Viola e previsto sempre a Roma il 2 Ottobre. Nonostante il nome poco originale e lo scarso seguito dell’iniziativa in Rete,  gli organizzatori  parlano e ostentano tantissime adesioni (per lo più dal mondo politico),  una grande mobilitazione da parte del movimento Viola che affermano di rappresentare, nonché una macchina organizzativa indipendente ed efficiente ormai prossima ad appianare solo gli ultimi dettagli in vista dell’appuntamento a Roma. Tutto al fine di creare una grande festa di liberi cittadini stanchi di questa classe politica, senza alcuna ingerenza o condizionamento partitico di qualsiasi natura. La realtà che però viene raccontata da chi segue il popolo viola da vicino, è ben diversa.

Innanzi tutto,  si pensi al contesto da cui la manifestazione origina:  da mesi il popolo viola è infatti flagellato da una vera e propria frattura interna che vede contrapporsi da un lato il coordinamento di moderatori ed amministratori della pagina “nazionale” di FaceBook con i suoi 328mila fittizi fan (di cui l’autore di questo articolo ha fatto parte nelle vesti di moderatore da aprile fino a fine agosto) e dall’altro la restante parte del movimento, organizzata in una rete di gruppi locali e di altre entità viola, con una connotazione fortemente territoriale e che raccoglie la parta “attiva” del movimento, cioè quella dei banchetti, dei gazebo e delle tante iniziative locali sparse sul territorio. Le origini di questa rottura sono antiche quanto il movimento stesso:  il popolo viola nacque sull’onda del primo NoBerlusconi Day, fondandosi su precisi criteri di indipendenza da qualsiasi partito (nonostante fosse già noto che la manifestazione del 5 dicembre fosse stata ampiamente finanziata dall’IDV) e sulla “orizzontalità” nelle decisioni interne. Già il 9 gennaio 2010 però, al termine di una concitata riunione a Napoli terminata ben oltre gli orari previsti, i pochi partecipanti rimasti decisero di istituire e di votare i membri di un coordinamento “nazionale” che sostanzialmente in gran parte si auto-elesse a rappresentante ed amministratore del movimento e della pagina  di FaceBook omonima. Un piccolo golpe che nei fatti concentrò nella mani di circa 4-5 individui tutto il potere decisionale e gli strumenti mediatici per applicarlo (la pagina FaceBook con oltre 300mila iscritti), abbattendo la tanto sbandierata orizzontalità e la partecipazione democratica degli iscritti e dei referenti locali alle decisioni più importanti.

Un altro colpo che delineò una chiara linea di frattura fu poi la manifestazione del 27 febbraio 2010 “la legge è uguale per tutti” (in particolare con il gruppo di Roma, vero artefice dell’iniziativa praticamente in ogni suo aspetto), nonché la manifestazione del 13 Marzo, organizzata sempre a Roma ma dai partiti, a cui il coordinamento contrariamente a quel famoso concetto di “apartiticità” che aveva reso così popolare il movimento, decise non solo di aderire ma anche di partecipare attivamente a nome di tutto il popolo Viola, volgendo invece pochissime attenzioni al No Mafia Day in programma a Reggio Calabria nel medesimo giorno. Decisioni ed imposizioni che  scontentarono non pochi gruppi locali, come pure una parte stessa del coordinamento che abbandonò il medesimo tra pesanti polemiche già prima del 27 febbraio stesso.  Nonostante tutto questo, nessuno dei “veri” amministratori decise di farsi da parte, ma diversamente in molti dall’esterno cominciarono a segnalare atti di censura, allontanamenti ingiustificati di coloro che dissentivano dalle varie pagine controllate dal coordinamento e anche manovre di vario tipo volte a spodestare i  vari amministratori e referenti locali dissidenti. Cominciarono anche a farsi insistenti le voci di condizionamenti ed ingerenze partitiche nelle decisioni dei “vertici” viola.

Ulteriori momenti di scontro furono poi la manifestazione del 1 Luglio contro il Bavaglio (gli amministratori del “paginone” senza alcuna consultazione, dapprima lanciarono in maniera molto avventata la data del 9 luglio non curanti dello sciopero dei trasporti e della stampa, poi finirono con il ripiegare tra le polemiche su quella voluta in un secondo momento dalla FNSI il primo del mese, a cui aderirono anche gli onnipresenti partiti ), quando le referenti del coordinamento dal nulla annunciarono la nascita dell’associazione nazionale del Popolo Viola ed ebbero l’idea di invitare la D’Addario nel retropalco senza comunicare la cosa agli altri organizzatori (le polemiche che ne scaturirono sono note) ed infine il ViolaMeeting, previsto dapprima a Parma, poi a Firenze ed infine a Montecatini, ma poi fallito (senza essere mai formalmente annullato) e rinviato a data da destinarsi dopo il No Berlusconi Day 2, evento che fu tra l’altro lanciato proprio nei giorni più concitati della crisi organizzativa del meeting stesso. L’impressione di molti fu infatti quella di voler approfittare del momento politico per dare un veloce colpo di spugna alle pesantissime polemiche con gli organizzatori locali di Montecatini (che riferivano poca trasparenza e nessun supporto economico) e con i tanto vituperati gruppi locali, che denunciavano ostruzionismo e veri e propri atti di censura sui tavoli di lavoro pre-meeting, in particolare sul tema della democrazia interna al movimento.

Allo stato attuale, nonostante i preparativi per il 2 Ottobre, le polemiche e le indiscrezioni sul conto delle vere o presunte finalità di questi amministratori non si sono comunque sedate. E’ tanto infatti il materiale circolante in rete mai ufficialmente smentito che testimonia in vario modo una gestione “putiniana” e  dittatoriale della pagina nazionale e una certa ambiguità negli atteggiamenti e nelle affermazioni di coloro che l’amministrano tutt’ora (in barba alla ”orizzontalità”), mentre sono ormai quotidiane le ammissioni da parte dei medesimi personaggi che a finanziare ed organizzare in parte (in larga parte) l’evento saranno proprio i partiti di opposizione,  come deciso nella riunione organizzativa dell’11 settembre scorso a Roma (in barba al concetto di “apartiticità”). Finanziamenti in cambio di non si sa bene cosa, poiché della riunione romana non è stato ancora pubblicato alcun verbale (che però esiste), nonostante le tante richieste da parte di molti viola indignati per questo atteggiamento  di completa e poco trasparente genuflessione alla politica, come dimostrano anche i molteplici appelli e gli inviti rivolti a tutti i partiti interessati, finiani compresi.

In conclusione, esistono solo alcune certezze e una magra consolazione. Le certezze sono lo scarsissimo seguito dell’iniziativa in Rete, i forti malumori della gran parte dei gruppi locali ed anche di alcuni intellettuali come Paolo Flores d’Arcais (che ha recentemente preso distanze dall’evento), i soli circa 5000€ raccolti finora in un mese di campagna-donazioni, l’attuale presenza all’interno del coordinamento di alcuni membri tranquillamente tesserati ai partiti che formalmente non dovrebbero rappresentare, e una serie di proposte politiche praticamente speculari a quelle di certa parte dell’opposizione parlamentare (con un membro dell’ufficio stampa del popolo viola che afferma in video e senza mezzi termini di reputare Tremonti “uno bravo”, cosa che ha fatto inorridire praticamente tutti, anche tra i più “fedeli”).

L’unica ma magra consolazione è sapere che comunque Berlusconi è sul punto di cadere da se,  sotto i cocci della sua stessa maggioranza.  Una fortuna  per chi veramente credeva (o voleva far credere) di potergli dare la “spallata” con una sfilata pre-elettorale malamente dipinta di viola, ma anche una tremenda delusione per coloro che credevano in una reale alternativa al berlusconismo e soprattutto alla sua versione più bassa e meschina. Quella antiberlusconiana.


Azioni

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23 responses

27 09 2010
Mirko

Alcune precisazioni.
Il 27 febbraio non è stato assolutamente pagato dai partiti.
Ci fu una raccolta firme online ed una massiccia raccolta fondi in piazza che portò nella casse della 5dodici abbastanza soldi da coprirne i costi e qualche debito precedente…
Noi di Roma, dapprima contrari all’evento, abbiamo in seguito aderito, non senza polemiche, sperando che fosse il primo ed ultimo atto imposto dall’altro.
Ma come hai ben sottolineato, è stato solo il primo di una serie…
Ad inizio marzo di furono diverse manifestazioni a Roma, una a piazza del popolo ed una a piazza navona.
quelle furono organizzate dai partiti..

27 09 2010
iltulipano

Si, un’imprecisione dovuta alla fretta di riportare l’articolo. Ho già corretto quel passaggio, in cui mi ero praticamente dimenticato di citare la manifestazione del 13 marzo.

27 09 2010
eleuteriopagano

E la radiografia di un movimento che fatica ad affermare la sua autonomia perchè esposta alle mire dei partiti “di area” che ne vogliono prosciugare l’alveolo elettorale.
Il Popolo Viola è arrivata al bivio di un cammino: continuare nella ricerca di una propria autonomia strutturale-programmatica o ritornare ognuno alla sua casa d’origine, da dove peraltro si già scappati.

27 09 2010
Corrado

Ma che marea di cretinate faziose…
Andiamo con ordine e smontiamo un po’ di mistificazioni fatte.
1. Il nome poco originale: la “rete di gruppi locali” che NON e sottolineo NON rappresenta tutti i gruppi locali e probabilmente nemmeno la maggioranza aveva proposto un NBD2 il 5/12/10 con lo stesso nome: mancanza di originalità anche da parte loro? E poi che fine ha fatto questo evento? Saltato perchè la data era a) troppo in là e b) non avrebbero avuto adesioni.
2. Si parla di “la restante parte del movimento, organizzata in una rete di gruppi locali e di altre entità viola, con una connotazione fortemente territoriale e che raccoglie la parta “attiva” del movimento, cioè quella dei banchetti, dei gazebo e delle tante iniziative locali” Ci sono gruppi locali come quello di Trieste che sono ATTIVI, molto più di tanti gruppi “locali” che fanno parte di questa cosiddetta rete e tuttavia non cercano alcuno scontro o frattura con altri “viola” come questa supposta rete sta facendo. E non sono schiavizzati dal nazionale, nè dalla “rete dei gruppi locali”.
3. Si parla di “in molti dall’esterno cominciarono a segnalare atti di censura, allontanamenti ingiustificati di coloro che dissentivano dalle varie pagine controllate dal coordinamento e anche manovre di vario tipo volte a spodestare i vari amministratori e referenti locali dissidenti” . La soluzione applicata da alcuni di questi “gruppi locali” è stata quella di eliminare a loro volta gli admin di altri gruppi (come appunto è successo a Trieste) perchè non si allineavano alle loro idee (da notare che il GRUPPO per esempio di Trieste – e non gli admin – NON ERA d’accordo con le idee di questa “rete”). Nonostante ciò, censura e ban sono fioccati sulla pagina del Popolo Viola Trieste, esattamente il comportamento rimproverato al “paginone”.
E la tanto vantata democraticità di questi gruppi la si può vedere anche qui, tanto per fare un esempio:
http://www.facebook.com/notes/corrado-sinigoi/oggi-parliamo-di-popolo-viola-pistoia-e-valdinievole/158056854213527
A dimostrazione che anche loro hanno il ban MOLTO facile se non si concorda con loro. Ah, la storia riportata nella nota è proseguita e ovviamente proseguirà anche il racconto. A breve sui vostri schermi.
4. La certezza del “poco seguito in rete” ce l’ha solo il sig. Barnaba ed i suoi accoliti. A me, arrivano ogni giorno richieste di adesione ai pullman che abbiamo organizzato.
5. A proposito dei “forti malumori di gran parte dei gruppi locali”, va detto che c’è malumore anche in questi stessi gruppi locali perchè alcuni membri NON CONDIVIDONO l’idea di alcuni admin di boicottare il NBD2. Tanto che alcuni membri ed anche alcuni gruppi che pure fanno parte di questa “rete”, aderiscono comunque al NBD2.
6. Non capisco che male ci sia ad essere tessarati ad un partito: purchè la cosa non vada in conflitto aperto con il Popolo Viola, ognuno di noi ha simpatie politiche. Mi chiedo: perchè dovrei farmi rappresentare o seguire le opinioni dal Sig. Barnaba, per fare un esempio, che magari non è tesserato da nessuno ma agisce secondo un preciso disegno politico? Che differenza farebbe il fatto che avesse la tessera o no? Forse se non ha la tessera non può prendere ordini dai suoi eventuali referenti politici? Capisco le polemiche se uno avesse CARICHE POLITICHE all’interno di un partito. Ma il semplice tesseramento è come il sig. Barnaba sa, soltanto una scusa per dare addosso a chi ha opinioni diverse dalla sua.
7. Ancora sulla mistificazione del “bravo” a Tremonti, come si può vedere la frase completa è “Bravo, forse” http://www.youtube.com/watch?v=ek8V1e-HnTk (min 2.52) ma ovviamente i tagli al momento giusto quando fanno comodo sono un ottimo sistema berlusconiano (o magari è un’appendice del metodo boffo?), vero?
8. Come ho detto, vista la democraticità già dimostrata da queste persone il cui unico scopo è di (a seconda di chi parla) distruggere il movimento oppure “far vedere la verità sul movimento viola” (ma non scrivono anche “diffidate da chi dice di sapere la verità”?), mi aspetto che il mio commento venga cancellato. Poco male, ne prendo uno screenshot, al limite servirà a riprova dei metodi poco democratici qualora venisse appunto cancellato! Corrado Sinigoi – Popolo Viola Trieste

27 09 2010
iltulipano

Innanzi tutto: “Cretinate faziose”? Come si permette? Se questo è il tono della discussione, la interromperò subito dopo questa mia dovuta replica.

1) In nessuna parte dell’articolo si parla di TUTTI i gruppi locali, quindi questa sua obiezione cade nel vuoto. E’ noto che alcuni gruppi non siano parte della rete, ma è UN FATTO che la Carta Etica sia stata sottoscritta da una gran parte di questi gruppi che in ogni caso NON RICONOSCONO alcuna titolarità di rappresentanza agli amministratori del “paginone”. Inoltre l’evento del 5 dicembre 2010(evidentemente non è adeguatamente informato) è stato lanciato PRIMA delle riunioni fondative della RETE locale, su idea indipendente di alcuni referenti, e anche se fosse non capisco il senso di questa osservazione: ognuno è libero di lanciare iniziative, diversamente NESSUNO può arrogarsi il diritto di parlare e agire a nome di un intero movimento che oggettivamente non lo riconosce.
2)Questa è la sua esperienza e la sua opinione. Vale quanto quella di un qualsiasi referente di uno a scelta fra le decine di gruppi che non riconoscono il coordinamento. Mi chiedo però se il suo gruppo abbia mai avuto modo di avere voce in capitolo nelle decisioni del movimento, che invece sono sempre calate dall’alto. C’è a chi piace solo “obbedire”, c’è invece a chi piace confrontarsi e far valere il proprio pensiero senza imposizioni. De gustibus
3)Lei riporta beghe personali con un gruppo locale che non fa neppure parte della Rete, ma che è però amministrato da quegli organizzatori di Montecatini che hanno constatato di persona la vera natura degli amministratori del coordinamento. Non mi sorprendo che ora abbiano posizioni estremamente critiche verso il “nazionale”, ma prendo atto che lei riporta questo episodio per GENERALIZZARE su oltre 40 gruppi locali della RETE che con quella pagina non c’entra nulla. Si informi meglio anche in questo caso.
4)Mi spiace deluderla, ma anche questa è una sua opinione: i fatti dicono che la bacheca nazionale del popolo viola è frequentata solamente da circa un centinaio scarso di persone (sempre le stesse) e che le donazioni sono ferme a poco più di 5mila euro dopo più di un mese di raccolta. Poi è libero di dire quel che vuole, ma sappia che ci sono tante altre persone che possono smentirla. A proposito: lei la donazione l’ha fatta?
5)I malumori sono ovunque, chi boicotta lo fa per libera e legittima scelta, così come altrettanto libera e legittima è quella di coloro che hanno deciso di aderire. Nessuno ha il diritto di giudicare nessuno per questo. Neppure lei.
6)Il problema è che se si hanno commistioni partitiche, lo si deve DIRE a tutti senza veli. Viceversa professare la apartiticità per far confluire più gente senza poi AMMETTERE che i primi ad essere legati ai partiti sono proprio i “vertici” (abusivi) del movimento, è moralmente ed eticamente inaccettabile. Se lei ha queste idee, non capisco perchè perde tempo con il popolo viola anzichè militare attivamente in un partito in cui si riconosca. Le differenze sarebbero minime.
7)Il video è su YouTube, vuol negare l’affermazione della Bartolini? Che abbia detto un “forse” in più o in meno pensa che freghi qualcosa ai tanti che si sono comunque indignati per quelle affermazioni? Parliamo di cose serie.
8)Il commento suo è ancora li, ma se non ricevo le scuse per l’affermazione con cui ha esordito all’inizio del suo messaggio, sarei persino legittimato a rimuoverlo. Il rispetto innanzi tutto.

A proposito di “cretinate faziose”: mi smentisca anche uno solo dei FATTI riportati nell’articolo e nella mia replica, in caso contrario ritorni pure a fare screenshot, ma in silenzio.

Valerio Barnaba

27 09 2010
Patrizia

Ma veramente avete scritto un articolo infinito su una cosa come questa? Avete presente quali siano i problemi reali del paese? Mi sembrate davvero fuori strada e deduco che non avete nulla a cui pensare che i vostri miserrimi interessi personali. Intanto la gente perde il lavoro e la politica ci mette in ginocchio. Non vedo il senso di questo articolo e capisco perchè questo web magazine ormai è scomparso.Giustamente devo dire. Avete perso un’alto lettore. Vergognatevi.Patrizia Bellonci

27 09 2010
iltulipano

Ciao Patrizia,
Il Tulipano raccoglie idee e informazioni da tutta la rete. In molti parlano e discutono sul Popolo Viola, Valerio ha deciso di scrivere il suo punto di vista in merito e non ci vediamo nulla di male in questo. Ci sono anche degli altri articoli, non parliamo solo del Popolo Viola…
Il Tulipano non è scomparso. Ci siamo presi una breve pausa per riorganizzarci. Speriamo di riuscire a farti cambiare idea con i prossimi numeri.
Un caro saluto,
Jessica

27 09 2010
iltulipano

Nessuno la costringe a leggerlo, così come nessuno ci impedisce di affrontare un argomento in completa libertà. Se lei è abituata solo a leggere le cose che le piacciono è un problema essenzialmente suo, non nostro. L’informazione deve essere completa ed oggettiva (e qui sono riportati dei fatti, non delle supposizioni), diversamente involve nella disinformazione e nella propaganda.

Valerio Barnaba.

27 09 2010
mauro

Quando la finiremo con queste storie? Avete stancato tutti. Se non vi va bene la pagina del “popolo viola” cancellatevi e fate altro. Lasciate in pace chi la segue e vi ritrova le cose che pensa e sente. Questa è democrazia: non danneggiare chi la pensa diversamente o vantare (a che titolo poi?, con quali meriti che non siano, come in questo caso,l’aver fatto il doppio gioco) una supposta superiorità morale che sembra invece essere solo paraculismo. Spero che un giorno si venga a sapere chi ha spinto e con quali promesse , certe persone a boicottare il movimento.Per ora io vi considero responsabili di aver danneggiato un movimento in cui credo, senza avere tra l’altro uno straccio di prova, neppure da quelli che hanno letto le mail interne. Questo mi fa, proprio contrariamente a quello che volevano ottenere, avere ancora più fiducia negli amministratori attuali. Vorrei terminare con un’esortazione : se avete prove allora agite nelle sedi opportune, se non le avete consiglerò io stesso agli amministratori di agire contro di voi. Il metodo Boffo deve cessare.E i linciaggi morali mi fanno schifo.

27 09 2010
iltulipano

Gentile Mauro,
potremmo dare lo stesso consiglio con lo stesso garbo anche a te: se non ti interessano queste storie, perché commentarle?
In questo blog, gli autori sono liberi di esprimere i loro punti di vista, possono piacere oppure no, ma ognuno può dire quanto crede. Ci risulta di essere ancora in democrazia (se non altro formalmente).
I linciaggi son ben altra cosa, Mauro. E credo tu lo sappia benissimo. Hai fiducia negli amministratori della pagina nazionale del Popolo Viola? Bene per te, Valerio, e non solo evidetemente, la pensa in maniera diversa. In parole povere, ognuno di noi è libero di pensare ciò che crede, e per fortuna aggiungerei.
Buona giornata.
Jessica

27 09 2010
iltulipano

Bissoli, lei come sappiamo noi e tante altre persone che seguono il movimento, è un personaggio del tutto parziale.
Precisato questo, mi limito a ricordare:
– che chiunque è libero di scrivere quel che vuole in qualsiasi momento poiché esiste ancora quella libertà di espressione assolutamente poco gradita ai suoi amici del coordinamento, che pur predicandola tanto, allontanano decine di persone quasi quotidianamente dalla loro pagina per banalissime domande.
– fa un’affermazione pesante: accusa qualcuno, senza neppure avere il coraggio di chiamarlo per nome, di aver fatto il DOPPIO GIOCO. Ora la sfido a dimostrare quanto afferma, altrimenti dimostrerà solo di essere il primo ed unico diffamatore in questa sede e ne prenderemo atto.
– considera responsabili di cosa CHI? Faccia attenzione a quello che afferma. Lei anche in questa sede attribuisce colpe che non sussistono se non nella sua testa e minaccia addirittura l’intera redazione del Tulipano di ritorsioni legali per aver riportato fatti OGGETTIVI che lei non è in grado di smentire. Le consigliamo di rimodulare le sue affermazioni, poi faccia come crede.

Anche per lei, vale quanto scritto sopra in risposta ad un altro utente: si scusi con la redazione che nulla a che vedere con le diatribe del popolo viola, DIMOSTRI che i fatti riportati non siano aderenti alla realtà, altrimenti abbia il buon gusto di rimanere in silenzio e di lasciar commentare i lettori realmente interessati ad un confronto.

Valerio Barnaba

28 09 2010
mauro

Neppure lei Barnaba è un personaggio imparziale e prima di chiedere a me di dimostrare quello che dico invito lei a dimostrare le sue tesi fantasiose. In fondo il “giornalista” è lei. Per così dire.

27 09 2010
bruno

valerio..io avevo una certa cosiderazione di te..sembravi persona equilibrata..e di buon senso..ora non ti riconosco sei altro…sei una persona con tanto astio…che non ti si puo’ piu ‘leggere…sei diventato peggiore di alcuni “etici”che hanno avuto il coraggio di dire che i finiani aderivano al nobdy2..di Roma…..ma finiamola con queste recriminazioni..e chi e’ antiberlusconi…deve scendere in piazza..senza se e senza ma..e’ un dovere!!!!

27 09 2010
iltulipano

E’ qui l’errore Bruno. Tu vedi astio che non c’è, io vedo solo dei fatti. Lo sai bene che sono stato io a prendere in ogni caso distanze da quell’ambiente, sai bene quel che io ho scritto prima di andarmene. Sai anche che nessuno si è mai degnato di rispondermi. Dovresti chiederti perchè.

Negare l’evidenza per quanto sia scomoda, non è il modo giusto di affrontare le cose. Anche mentire a spada tratta, come fanno molti dei tuoi colleghi, non è il modo corretto di interfacciarsi con le persone.
I fatti sono quelli riportati nell’articolo e nelle ulteriori delucidazioni fornite nelle mie repliche ad alcuni commenti, si deve discutere di quelli prima di lanciarsi in considerazioni personali.

Io sono convinto della buona fede di molti dei membri attualmente dentro al coordinamento, diversamente l’oggettività degli eventi mi porta a dubitare pesantemente sulle reali intenzioni di altri personaggi.
E sappiamo bene di chi sto parlando.

Poi come ho già scritto, chiunque è libero di andare o meno in piazza il 2 ma questo non significa che non si possano raccontare determinate verità o non si possano muovere legittime critiche, tra l’altro supportate da dati di fatto.

Tre cose vanno sempre rispettate: libertà di opionione, libertà di espressione, libertà di pensiero.

VB

27 09 2010
mannolicenziato

state a litigare su un popolo viola che non esiste, è solo un’invenzione dei partiti, così è stato concepito, chi si vuol sottrarre a questo inganno non deve fare altro che cambiare nome al proprio gruppo locale, ciò che è nato manipolato va smontato anche nel nome.

27 09 2010
ciaoviola

il popolo viola non esiste , va dove gli dicono di andare i partititi , non hanno idee sono buoni solo a litigare.
La pagina nazionale è gestita in modo vergognosamente dittatoriale , gli etici non sono poi tanto migliori.Lotte di potere di bassissimo livello di un movimento basato sul nulla.Il massimo che possono fare è la sfilata col chi non salta berlusconi è.

28 09 2010
Giovanna Paschero

Che tristezza vedere il PV filopaginone ridotto a un gruppo di pasdaran astiosi. Che tristezza, caro Sinigoi per esempio. Che se non fosse per le ore passate da Gianni Rosa e me a scervellarci, il suo gruppo non sarebbe neppure mai esistito. Io ci credevo: quanto ci credevo e quanto ci ho messo di mio la’ dentro. Mi avete invitato si’ ma con una spocchia e un’arroganza da depositari della verita’ che mi ha fatto capire che mi avreste fatto passare le pene dell’inferno. Con gente come voi pasdaran che parlanocon la certezza di sapere tutto loro e senza neppure avere cognizione di causa, mi rendo sempre piu’ conto del grande errore che ho fatto a crederci.

28 09 2010
mauro

In quanto a parlare senza cognizione di causa, signora Paschero, lei non è seconda a nessuno. Ha sostenuto delle tesi vergognose, ci pensi e si dispiaccia una volta tanto, per qualcosa di serio.

29 09 2010
iltulipano

Prima di tutto, una doverosa premessa: Bissoli, lei in quanto a coerenza (e a cervello) non vale un briciola rispetto alla sempre pacata e SINCERA Giovanna Paschero.
Chiarito questo, quello che non capisce (per suoi limiti o per malafede) è che sia la Paschero che l’autore dell’articolo e altre decine di ex-collaboratori del paginone nazionale riportano e FATTI e TESTIMONIANZE DIRETTE (mai smentiti), mentre lei parla a vanvera con in mano solo un pugno di mosche, le stesse che le girano in testa tra un ronzio e l’altro.
Inoltre, visto che parla a sproposito pur di negare l’evidenza, afferma di “tesi” di fantasia nei suoi due ultimi commenti. Bene, ora ci illumini: quali sarebbero le fantasiose ricostruzioni? Le indichi e poi spieghi perché sono fantasiose, altrimenti vada a scrivere fesserie altrove.
Se non risponderà, si consideri un ospite non gradito nei commenti ai nostri articoli.

Valerio Barnaba – Redazione

28 09 2010
notitiae

Alla politica preferisco l’arte… non politicizzata… Comunque complimenti per il blog…
da NotitiAE….
http://notitiae.wordpress.com

29 09 2010
Giovanna Paschero

Signor Mauro io non so chi lei sia. Certo non una gran persona se si permette di sparare due insulti in due righe lei si’ senza cognizione di causa e senza neppure motivare. Complimenti. Tesi vergognose? Mi dica mi dica quali sarebbero. Io ho la coscienza tranquilla, ‘caro’ signore. Senza cognizione di causa? Mi dica mi dica lei invece che cognizione di causa ha. Ma se deve insultare ancora motivi dettagliatamente perche’ quelle due righe qua sopra sembrano un ignobile scritto feltriano, usato per insozzare e sporcare e basta.

29 09 2010
Tweets that mention IL PARTITO VIOLA di Valerio Barnaba « Il Tulipano -- Topsy.com

[…] This post was mentioned on Twitter by POPOLO VIOLA FAENZA and francesca patatu , ottavio casentini. ottavio casentini said: Un ottima sintesi sullo stato attuale del PV e del NBD2. http://fb.me/tTI42ZRd […]

29 09 2010
Luisa Manfredini

Evidentemente questo Corrado è talmente convinto di essere il solo depositario della verità da sentirsi autorizzato a sparare a zero contro chiunque la pensi diversamente. Ma come si permette?

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