Il diario del Ke “Veroneaks”

7 12 2010

a cura di Kevin de Bois

Dalla tempesta che trapela dai files WikiLeaks fioccano informazioni che come la neve di questi giorni gettano, se non lo scompiglio come si era ipotizzato, almeno un gelo di imbarazzo tra i governi internazionali, ma non sul nostro.

L’italiano basso medio e alto per sua indole, seppur non per Costituzione (almeno) è già assuefatto al peggio e strutturalmente abituato allo scandalo. Aveva ragione Pasolini sul conto della nostra società, ha ragione Beha e un nutrito gruppo di giornalisti, editorialisti e filosofi dei giorni nostri sul conto delle nostre attitudini e quindi sulle libertà di manovra del Premier e tuona come tuono nella pioggia di indiscrezioni la ragione che aveva Donna Veronica Lario nelle sue pesanti dichiarazioni, tramutate in illazioni da un certo tipo di sottostampa che con una buona dose di fango ne avrebbe costruito una statuetta di femmina ingrata che prendeva ignobilmente le distanze dal marito perché spinta da interessi economici e afflitta da mancanza di attenzioni del marito, prepotente potente tra i potenti a cui tutto andrebbe invece generosamente concesso.

All’uomo-piedistallo ridicolizzato anche sul palcoscenico internazionale a galoppino di Putin, rimasto già traballante con sempre meno alleati al governo a cui manca una sola spallata per cadere, poco importa. Gli sarebbero rimasti alcuni giornalisti e un manipolo claudicante di uomini di fiducia per la tragicomica zampata finale. In prima fila Bonaiuti-Bondi, tanto per rimanere alla lettera B, che lo sorreggono beati come si trasporta il Santo nelle feste patronali (anche se è più idonea l’immagine dei porta-bara al cimitero) dove ai sorrisi prendono il posto le lacrime, non più per l’estasi che fu, ma forse più per il fatto che avvertono oggi i dolori agli arti nel sostenerne il peso.

Come un animale ferito indietreggia nella foresta mentre è braccato da tutte le direzioni. C’è una morte fisica e una morte della dignità a cui non ci si può sottrarre.

A Veronica, che avrebbero voluto internare come la protagonista del celebre romanzo di Coelho, sembra si addica maggiormente la via per cui abbia, invece, deciso di vivere.

 


Azioni

Information

Lascia un commento